mercoledì 1 luglio 2020

No Stress



Sarà certamente capitato di essere preparatissimi per una riunione, un esame, un evento particolarmente importante e proprio nel momento di doverlo dimostrare non riuscire ad esprimersi al meglio. O addirittura dimenticare molto di quanto preparato. Andare in panico ed in qualche modo fallire.

Per esempio, personalmente, è capitato molto spesso di leggere la domanda di un esame e nonostante fosse l’argomento studiato al meglio non ricordare quasi nulla trasformando un potenziale 30 e lode in un misero e stiracchiato 18. Eppure avevo studiato tanto ed adeguatamente. Cosa è successo? Nulla di grave: solo una particolare ansia da prestazione che ci ha sabotato nel momento decisivo… Capita a tutti: attori, cantanti, professionisti e grandi manager, studenti e professori; insomma almeno la cosa è democratica… Ma cosa fa davvero la differenza tra coloro che si preparano e centrano perfettamente l’obiettivo rispetto a quelli che si preparano in egual modo e non raggiungono lo stesso risultato? Cosa permette di segnare un rigore decisivo della finale dei mondiali oppure lo fa sbagliare?

Semplice: saper riconoscere, gestire e allenare l’ansia che proviene dallo stress al quale siamo sottoposti in quel determinato momento.

Ansia non è per forza una compagna negativa: al contrario possiamo considerarla la spia della nostra attenzione, colei che ci permette appunto di prepararci adeguatamente ad un appuntamento importante, oppure di non commettere quegli errori che potrebbero potenzialmente danneggiarci.

Ma c’è un limite oltre il quale l’ansia comincia inconsciamente a sabotarci: quando questa non permettere di affrontare con serenità l’evento, ovvero ci innervosisce sempre più fino a rendere negativa la situazione che stiamo vivendo. Veniamo sopraffatti dall'angoscia e dalla smania isterica del risultato ad ogni costo come se fosse questione di vita o di morte. Così che cominciamo a balbettare, dimentichiamo ciò ch'era chiaro nella nostra mente cinque minuti prima, sguardo basso, pive nel sacco e fine del gioco: game over.

E’ necessario lavorare sulla gestione delle nostre emozioni, e si può fare davvero molto: possiamo allenarci ed implementare la nostra intelligenza emotiva per esprimere al massimo le nostre potenzialità ed poterci godere al meglio il meraviglioso viaggio verso i nostri migliori traguardi.

No stress and good job  


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