Il
paradosso che si trova ad affrontare la società di oggi è che mai come in
questo periodo si stia così tanto bene, con un altissimo grado di
benessere, e allo stesso tempo il
momento si caratterizza sempre più per lamentele, criticità, rabbia, malessere,
violenza, negatività e aspettative oltremodo irragionevoli. Una fortissima
infelicità diffusa. La felicità possiamo intenderla
come il rapporto tra le aspettative che abbiamo è la realtà che ci creiamo. Se
quindi le aspettative sono sempre fuori misura, cioè quello che abbiamo non ci
basta mai, qualsiasi realtà non andrà mai bene. Ma esiste un sentimento che è fondamentale
per la propria esistenza: la gratitudine.E quando noi chiediamo a chiunque:
ma tu sei grato per quello che hai? Tutti quanti noi inconsciamente diremo
subito ma certo! Si ovvio!
Ma a livello interiore ed emotivo
pochissime persone sono realmente grate per quello che hanno e la sua
percezione necessita di allenamento. Ciò che può fare la differenza è
poterla percepire appieno nel tuo interno, nella tua coscienza, nella tua
anima. Un cambio di prospettiva radicale su tutto ciò che ci circonda e per il
quale essere grati. Tutto ciò che ci è donato. Mi è piaciuto
coniare una parola nuova, tanto scorretta quanto a me simpatica: la
“GRAZIETUDINE”: l'allenamento dell’attitudine al “Grazie”.
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