Le cose possono capitare e
accadono. Sbagliamo tutti i giorni. Nelle situazioni più disparate. Chi vi dice
che non commette mai errori o mente sapendo di mentire, oppure è un idiota da
allontanare immediatamente da voi! Noi molto spesso riconosciamo ciò che non va.
Ma sentiamo estremo il dovere di colpevolizzare qualcuno. E di sovente la prima persona
che mettiamo in discussione siamo noi stessi. Emblematica è la frequente frase: “forse non
sono portato per questo o per quello...”. Quindi colpa mia per inadeguatezza. Quale sarebbe
la soluzione? Facile: mollo tutto e scappo!
Immediatamente dopo la nostra
sete di giustizia ci porta a condannare colui con il quale si confeziona il
peccato. Nella migliore delle ipotesi il più modesto produce l’aberrante
affermazione: “la colpa è nel mezzo – 50 e 50!” Così siamo tutti meno responsabili,
dividiamo il peccato e saremo almeno mezzi salvi. Siamo esseri umani e commettiamo
errori. Quando si trova di fronte un errore alla gente viene “normale” mettersi a cercare un responsabile anziché cercare di risolverlo. Il modo in cui si gestiscono quegli errori può avere un impatto
straordinario su di noi e sulla qualità che esprimiamo verso gli altri.
Ciò che si impara studiando
Scrum nell'Agile Project Management e che può essere sperimentato facilmente è che l’esperienza diventa significativa esclusivamente per l’apprendimento; ciò che conta veramente è
analizzare la situazione attuale e lavorare sul futuro. Tutto ciò ch'è stato è
del tutto irrilevante. Costruiamo il contesto giusto per fare del nostro meglio
e tendere a quell'eccellenza che in tutti noi. Solo così ogni errore sarà
foriero di nuove opportunità! Non importa nulla la colpa ma analizza il processo, e così risolvi il problema.
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